Insonnia

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Il significato di mobbing è “molestia”, “angheria”. Il termine nasce in ambito etologico, in cui viene coniato dal grande etologo Konrad Lorenz per descrivere i comportamenti aggressivi messi in atto dai membri della medesima specie con lo scopo di isolarne un componente. Il significato attuale risale agli anni ’80 per merito dello psicologo H. Leymann, che ha definito il mobbing come un comportamento sistematicamente ostile perpetrato da uno o più soggetti nei confronti di un singolo individuo. Non ci sono definizioni precise dei comportamenti che definiscono il mobbing. In generale si tratta di atteggiamenti umilianti, di derisione ed esclusione dal gruppo o della divulgazione di falsità sulla vittima.

Il mobbing è soprattutto conosciuto in ambito lavorativo, in cui si manifesta con atti vessatori da parte di colleghi o del datore di lavoro al fine di emarginare e allontanare un determinato individuo. In questo contesto si distinguono tre forme di mobbing:

  • il mobbing verticale, anche chiamato “bossing”, che consiste in azioni mobbizzanti messe in atto da un superiore rispetto alla vittima. Questa è la forma più frequente di mobbing e si esplica con comportamenti premeditati di violenza psicologica e di esclusione da situazioni privilegiate, di cui beneficia invece il resto dei dipendenti.
  • il mobbing orizzontale, in cui a compiere l’azione è un collega o sono più colleghi e il perseguitato è un pari a livello gerarchico, di cui viene screditata la reputazione o la posizione lavorativa.
  • il mobbing dal basso o low mobbing, che consiste in azioni volte a screditare uno o più esponenti di spicco di un’azienda, talvolta per motivi banali, come antipatia o invidia, oppure perché si ritiene sia o siano responsabili di vicende economiche sfavorevoli. In questo caso chi agisce nella direzione del mobbing sono i dipendenti, da cui la definizione “dal basso”.

Il mobbing non è presente solo in contesti lavorativi. Si può essere infatti vittima di mobbing in ogni contesto che prevede una dimensione di gruppo:

  • mobbing scolastico, in cui la vittima può essere vessata sia da altri studenti (bullismo) sia dagli insegnanti. Spesso questo accade per divergenze di idee o per pregiudizi riguardo al credo religioso o l’etnia dello studente. Anche nel mobbing scolastico può accadere che l’azione avvenga dal basso verso l’alto. Gli studenti in questo caso possono coalizzarsi contro docenti spesso ritenuti poco autorevoli.
  • Mobbing familiare, in cui uno dei coniugi, frequentemente separati, vuole estromettere il partner dalla gestione della vita dei figli, oppure uno dei partner vessa l’altro per ottenere l’abbandono della casa coniugale o la separazione consensuale.

 

Sintomi riscontrabili nella vittima di mobbing

Prevalentemente:

  • Ansia
  • Depressione
  • Disturbo post-traumatico da stress
  • Disturbo acuto da stress
  • Disturbo da disadattamento lavorativo
  • Senso di impotenza
  • Diminuzione dell’autostima
  • Problematiche fisiche
  • Insonnia e/o incubi

 

Come ci si difende dal mobbing

 In Italia non esiste una legge specifica per il mobbing, ma ci si può appellare a varie articoli della Costituzione italiana, in cui sono previsti gli elementi caratterizzanti il fenomeno. Alcuni centri di medicina del lavoro si occupano di determinare se la situazione lamentata dal soggetto sia realmente definibile come mobbing e forniscono la documentazione necessaria per intraprendere un’azione legale.

Anche alcune organizzazione sindacali assistono legalmente e svolgono attività di consulenza a riguardo.

Il mobbizzato deve infatti dimostrare di essere stato vittima di atti vessatori e che tali azioni si siano ripetute nel tempo. Deve inoltre fornire prove dei danni subiti (morali, fisici, patrimoniali ecc) esibendo certificati medici, psichiatrici e psicologici e non ultimo deve dimostrare che vi sia un nesso di causa effetto tra il danno subito e il comportamento mobbizzante sul luogo di lavoro.

 

Come si tratta il mobbing nello studio dello psicoterapeuta.

Generalmente la sintomatologia generata da una condizione di mobbing rientra nei disturbi d’ansia, per i quali si usano gli strumenti classici cognitivo-comportamentali di trattamento.

Nel caso si sia in presenza di un disturbo post-traumatico da stress, può essere efficacemente utilizzato l’EMDR.

Vengono poi insegnate tecniche di gestione dello stress, di problem solving e di assertività.

Si lavora anche sull’autostima e sul senso di autoefficacia e si sviluppano le abilità di coping utili per affrontare la situazione lavorativa.

 

“Ti cammino sul cuore,
ed è un trovarsi d'astri
in arcipelaghi insonni,
notte, fraterni a me…”.

Salvatore Quasimodo,
Dammi il mio giorno

curare l'insonnia

Donatella Bielli

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale

Via Pasteur 2, 27029 Vigevano
Appuntamenti al 328 4266235

© 2024, Donatella Bielli Psicologa - PI: 13395030151 - Numero iscrizione Ordine Psicologi della Lombardia 4441 - pec: donatella.bielli.243@psypec.it

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