Nel disturbo bipolare si alternano fasi depressive a fasi maniacali o ipomaniacali, in cui il tono dell’umore è irritabile o esageratamente elevato. Le fasi depressive tendono ad avere una durata più lunga ( da qualche settimana a qualche mese) rispetto a quelle maniacali o ipomanicali (una o due settimane).

L’episodio maniacale si differenzia da quello ipomaniacale per la maggiore gravità della sintomatologia, per la conseguente compromissione a livello lavorativo, sociale e personale e per la necessità, nei casi più seri, di ospedalizzazione per prevenire danni a sé o agli altri. La transizione da una fase all’altra può essere molto rapida oppure può verificarsi un intervallo fra le due caratterizzato da un tono dell’umore normale. L’ingresso in una fase o nell’altra può essere lento e graduale oppure molto veloce e improvviso.

La fase depressiva non si differenzia a livello sintomatologico da quella della depressione unipolare:

  1. Tono dell’umore depresso e senso di disperazione,
  2. Interessi ridotti e mancanza di piacere nel svolgere attività prima ritenute significative.
  3. Aumento o perdita dell’appetito con relative variazioni di peso.
  4. Insonnia o ipersonnia.
  5. Agitazione o rallentamento psicomotorio.
  6. Senso costante di stanchezza, mancanza di energia e affaticabilità.
  7. Inadeguati sensi di colpa e di inadeguatezza.
  8. Difficoltà di concentrazione e decisionali.
  9. Pensieri siucidari.

Le fasi maniacali vengono in genere descritte come l’opposto della depressione, ossia in esse il tono dell’umore è esageratamente e immotivatamente elevato:

  1. Aumento dell’ottimismo e del senso di autostima.
  2. Minor necessità di dormire.
  3. Logorrea e difficoltà a frenare l’eloquio.
  4. Cambi di opinione repentini.
  5. Distraibilità.
  6. Irrequietezza.
  7. Iperattività spesso inconcludente.
  8. Tendenza a comportamenti pericolosi, quali guidare ad alta velocità, spendere molto denaro, attività sessuali rischiose.
  9. Difficoltà nel controllare gli impulsi (gioco d’azzardo, shopping compulsivo, abuso di sostanze).

Frequentemente la fase ipomaniacale o maniacale è caratterizzata solo da un senso di rabbia, motivato da presunte ingiustizie subite, che porta a irritabilità e aggressività costante.

Il disturbo bipolare si distingue in I e II. Nel primo si assiste alla presenza di almeno un episodio maniacale. Il secondo viceversa è contraddistinto da una o più fasi ipomaniacali.

TRATTAMENTO

La terapia prevede un intervento farmacologico che stabilizzi il tono dell’umore e un intervento psicoterapico che si concentra su vari punti:

  • Mantenere alta la motivazione nel prendere i farmaci, elemento fondamentale nella cura, spesso vanificato dalla generale incostanza del paziente bipolare.
  • Lavorare sulla fase depressiva.
  • Acquisire tecniche per contenere la rabbia.
  • Migliorare le abilità comunicative.
  • Lavorare sulla gestione dei comportamenti disfunzionali.
  • Prevenire le ricadute.
ansia

Donatella Bielli

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale

Via Pasteur 2, 27029 Vigevano
Appuntamenti al 328 4266235

© 2024, Donatella Bielli Psicologa - PI: 13395030151 - Numero iscrizione Ordine Psicologi della Lombardia 4441 - pec: donatella.bielli.243@psypec.it

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